Se state pensando di installare uno scaldabagno a gas ma non riuscite a orientarvi nell’oscura serie di linee guida da seguire, non preoccupatevi non è colpa vostra, è la normativa che è molto confusa. Proprio per questo è bene partire da quelli che sono i punti fissi.

La normativa UNI 7129 sugli impianti a gas per uso domestico e la UNI 7131 sugli impianti a GPL per uso domestico, oltre ai testi  la CEI 64-8 e 64-9  di “buona tecnica”, stabiliscono che  un impianto energetico come lo scaldabagno a gas può essere installato previa certificazione di conformità che ne garantisca il corretto e sicuro allacciamento alla rete idrica e del gas. Innanzitutto, quindi, è necessario affidarsi al lavoro e ai consigli di un tecnico specializzato per procedere all’installazione.

 

Dove non installare lo scaldabagno

Prima di capire dove si può installare lo scaldabagno vediamo come vengono classificati questi apparecchi:

Apparecchi di tipo B: sono quelli per cui è previsto il collegamento alla canna fumaria e che scaricano il prodotto della combustione all’esterno del locale in cui si trovano mentre il prelievo dell’aria comburente avviene all’interno. Questi apparecchi Sono definiti “a camera aperta” e lo scarico e il prelievo dell’aria sono a tiraggio naturale. Dato che per funzionare bruciano proprio l’aria del locale in cui si trovano, sono più indicati per le stanze ampie o le situazioni semiaperte.

Apparecchi di tipo C: si tratta di quelli in cui l’intero processo di combustione (prelievo dell’aria, combustione e scarico), è a tenuta rispetto al locale in cui è installato, prelievo e scarico di prodotti avvengono all’esterno. In questo caso si tratta di apparecchi “a circuito di combustione stagno” e lo scarico è a tiraggio forzato. Sono consigliati per i locali più piccoli proprio perché l’aria necessaria alla combustione non viene prelevata dalla stanza.

I luoghi in cui non è possibile installare uno scaldabagno sono gli stessi in cui il buon senso ci suggerirebbe di non farlo: camera da letto (o comunque il locale in cui si dorme e quindi, anche un monolocale), sopra una fonte di calore come i fornelli, in un locale sprovvisto di areazione o, se di tipo B, all’esterno. Gli apparecchi di tipo B non possono essere installati nei locali ad uso bagno o doccia. Inoltre, lo scaldabagno a gas non può essere mai installato in quei locali che si trovano al di sotto del livello del terreno.

Per quel che riguarda l’esterno è necessario tener conto di alcune regole riguardanti le distanze minime da rispettare per l’installazione dello scarico. Si tratta di norme stabilite per favorire il benessere e la facile convivenza in situazioni in cui l’uscita dello scarico dei fumi potrebbe danneggiare le abitazioni vicine. Pensate ad esempio a un condominio in cui lo scarico è posizionato esattamente sotto il balcone dell’appartamento soprastante.

Per avere una panoramica più chiara sulle posizioni e le distanze da rispettare si rimanda all’apposita tabella contenuta nella normativa UNI 7129.

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