Considerando le previsioni climatiche per i prossimi mesi, sembra che si prospetti un’estate all’insegna delle temperature sopra la media. E molti, in mancanza di un efficace isolamento termico della propria casa, hanno già iniziato a scaldare i motori degli impianti di climatizzazione, con buona pace della tutela ambientale. Infatti, la climatizzazione attiva degli edifici, cioè quella derivante non da un involucro edilizio performante ma dall’utilizzo di elettrodomestici, provoca da una parte un consumo di energia elettrica e dall’altra l’emissione di gas di scarto nocivi (CO2). Negli ultimi anni, la maggiore sensibilità degli utenti verso la riduzione del consumo energetico, complice anche la crisi economica, ha determinato lo sviluppo di nuove tecnologie che hanno permesso la realizzazione di nuovi condizionatori in grado di consumare molta meno energia elettrica con prestazioni maggiori.

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Fonte: http://www.tekneco.it/

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