Quando si parla del riscaldamento di casa, la caldaia a gas è probabilmente il sistema più diffuso tra le famiglie italiane per riscaldare l’abitazione e produrre acqua calda sanitaria. Si tratta di un elemento importante, capace di determinare il benessere di chi vive in casa e di influenzare la qualità della vita.

Ma come funziona esattamente una caldaia a gas? Continua a leggere

 

Funzionamento della caldaia a gas

 

Per arrivare a comprendere il funzionamento della caldaia a gas e quindi come questa sia capace di riscaldare la casa e fornirci acqua calda sanitaria, bisogna partire dal fulcro del suo sistema: la scheda di accensione e regolazione. Questo è il cervello della caldaia, un dispositivo elettronico che gestisce l’avvio e il funzionamento della caldaia, regolandone comandi e operazioni. Il cuore della caldaia si trova invece nella camera di combustione: qui dentro il gas metano proveniente dalla rete ed erogato dal bruciatore viene incendiato dalla candeletta di accensione. Il calore prodotto dalla combustione viene poi guidato, attraverso due distinti scambiatori di calore, ad altri due impianti idraulici distinti: uno, quello demandato al riscaldamento della casa e che porta l’acqua ai termosifoni, ed un altro per la produzione di acqua calda sanitaria. Si tratta di due impianti distinti: mentre nel primo si ha un circuito chiuso all’interno del quale scorre sempre la stessa acqua, nel secondo l’acqua corrente proviene dalla rete idrica.

La circolazione dell’acqua avviene grazie al circolatore, che spinge l’acqua dallo scambiatore ai termosifoni. A sua volta, il passaggio del gas metano alla caldaia viene regolato dalla valvola del gas, situata tra il contatore e la caldaia. Questa svolge sia una funzione di sicurezza, grazie all’otturatore di sicurezza, che di modulazione del flusso del gas, grazie all’otturatore di regolazione.

Il comando per il riscaldamento dell’acqua proviene dal flussostato, che si attiva grazie ad un impulso elettrico alla scheda quando si ha una richiesta di acqua calda (quando si apre il rubinetto dell’acqua calda o si posiziona il miscelatore in posizione aperta dal lato acqua calda).

 

Installare la caldaia a gas

 

Secondo la normativa attuale, la caldaia deve essere installata a parete, su una superficie liscia e priva di sporgenze. La parete dovrebbe essere costruita in mattoni pieni o semipieni; nel caso di pareti realizzate in mattoni o blocchi forati, si rende necessaria una verifica statica preliminare del sistema di supporto.

Ma la domanda che sorge spontanea è: installare la caldaia a gas all’interno o all’esterno? Solitamente la caldaia viene installata all’esterno in un luogo preferibilmente riparato dagli agenti atmosferici per preservare al meglio la caldaia; sono disponibili tuttavia anche dei modelli di caldaie da interno, adatte ad esempio in quei casi in cui installare una caldaia all’esterno non è consentito (regolamento condominiale, edifici storici, ecc). In questi casi di installazione all’interno, la tendenza è quella di posizionare la caldaia all’interno di un pensile, dove non sarà direttamente esposta alla vista.

 

La manutenzione della caldaia a gas

 

La manutenzione della caldaia deve essere fatta solo da personale esperto e autorizzato (come quello che viene fatto ad esempio per le caldaie Beretta)

Attualmente la legge italiana non stabilisce una scadenza per la periodicità dei controlli, ma rimette la stessa a quanto indicato dal produttore e riportato nelle istruzioni della caldaia. Nel caso non si disponga di manuale di istruzioni, il buon senso suggerisce di affidarsi al tecnico che si occuperà del primo controllo della caldaia, il quale saprà indicarci la tempistica migliore per effettuare il controllo successivo.

Per quanto riguarda invece il controllo dei fumi, questo va fatto ogni 2 anni in caso di impianto alimentato a combustibile liquido o solido e ogni 4 anni se a GPL.

 

Prodotto aggiunto alla lista dei desideri
Prodotto aggiunto per la comparazione